Tabella dei contenuti
- L’acquisto della frutta in Thailandia
- Frutti tropicali comuni
- Alternative alle mele e altri frutti dolci
- La carambola il frutto a forma di stella
- Il tamarindo con la sua dolcezza e acidità
- Il pomelo ovvero il gigante degli agrumi
- Frutti esotici e benefici
- Il re della frutta in Thailandia
- Altra frutta in Thailandia da scoprire
La frutta in Thailandia è diversa da quella che si trova in Italia. In Thailandia tutto è ribaltato di 180 gradi rispetto all’Italia: ciò che è comune per un italiano diventa esotico, mentre i frutti considerati esotici in Italia sono qui perfettamente normali.
La varietà di frutta disponibile in Thailandia si esprime in forme, colori e sapori davvero bizzarri grazie al clima e alla latitudine completamente diversi. Mentre diventa quasi difficile trovare mele, pere, uva, fragole o ciliegie, è invece comune imbattersi in frutta del tutto differente. Quindi oltre a provare lo street food in Thailandia non farti mancare anche qualche sano frutto. Ecco un piccolo viaggio in questo colorato e gustoso mondo!
L’acquisto della frutta in Thailandia
Comprare della frutta in Thailandia è veramente facile per le vie di Bangkok nel resto della nazione. Ci sono molti carrettini che vendono per 20 o 30 baht un sacchetto di pezzi di ananas, papaya, cocomero o guava. Mangiarsi qualche fetta di questi frutti, specialmente durante una giornata calda ed umida, è spesso una vera e propria mano santa! È consigliabile approfittarne per provare qualcosa di diverso dal solito che difficilmente si ritroverà al rientro in Italia.
Frutti tropicali comuni
La papaya fresca e dissetante colpisce con il suo bel colore arancione intenso, mentre l’anguria può presentarsi nell’insolito colore giallo (esiste anche quella classica rossa per i tradizionalisti). I più curiosi possono provare il rambutan, rosso con dei peli verdi all’sterno e biancastro all’interno, oppure il lamyai, piccolo frutto con una buccia sottile ma dura e dalla polpa translucida dal tipico sapore muschiato. Ovviamente si trovano anche ananas e banane, queste ultime più piccole ma dal sapore identico. Le banane possono essere gustate anche pastellate e fritte oppure arrostite sulla brace a mo’ di spiedino.
Alternative alle mele e altri frutti dolci
Chi cerca un sapore simile alla mela può optare per la guava (che qui viene chiamata “farang”, che significa straniero in thailandese) con la sua consistenza finemente granulosa. Per chi preferisce qualcosa di zuccherino, il mango è ottimo se gustato insieme allo sticky rice ed il latte di cocco. Particolarmente buono, a patto che sia fresco, è il jack fruit che rende bene anch’esso in accoppiata con lo sticky rice.

La carambola il frutto a forma di stella
Impossibile non notare la carambola, detta anche star fruit, nei mercati locali, grazie alla sua caratteristica forma a stella quando tagliata a fette. Questo frutto dalla buccia sottile verde-giallastra quando acerbo e giallo brillante a maturazione, offre una polpa croccante, succosa e rinfrescante. Il sapore è un delicato equilibrio dolce-acidulo che ricorda un mix tra mela verde e uva. In Thailandia è spesso servita fresca, in insalate di frutta o come decorazione per piatti e bevande. Le sue proprietà diuretiche la rendono particolarmente apprezzata durante le giornate più calde.

Il tamarindo con la sua dolcezza e acidità
Il tamarindo è uno dei frutti più versatili della cucina thailandese, facilmente riconoscibile per il suo caratteristico baccello marrone e la polpa fibrosa dal colore marrone-rossastro. Il sapore è decisamente particolare: una combinazione unica di dolcezza e acidità intensa. In Thailandia viene utilizzato in molteplici modi: fresco come snack (spesso condito con zucchero e peperoncino), come ingrediente base per salse e condimenti, o come componente essenziale di bevande rinfrescanti. La pasta di tamarindo è anche un elemento fondamentale del famoso Pad Thai e di molte zuppe locali. Il suo alto contenuto di acidi organici, potassio e vitamina C lo rende non solo saporito ma anche benefico.
Il pomelo ovvero il gigante degli agrumi
Il pomelo è il più grande tra gli agrumi e si distingue per le sue dimensioni imponenti e la buccia molto spessa, di colore verde-giallastro. Originario del Sud-est asiatico, in Thailandia è particolarmente abbondante e apprezzato. A differenza del pompelmo, suo parente più conosciuto in Occidente, il pomelo ha una polpa più dolce e meno amara, dalla consistenza più soda che non si disfa facilmente.
Gli spicchi, protetti da una membrana bianca che viene solitamente rimossa prima del consumo, possono variare dal bianco al rosa pallido fino al rosso rubino, a seconda della varietà. In Thailandia, il pomelo è spesso consumato fresco come dessert o utilizzato nelle insalate tradizionali come il Som Tam. Durante il Festival di metà autunno, il pomelo assume anche un valore culturale e viene offerto come dono di buon auspicio.

Frutti esotici e benefici
Non si può non menzionare il mangosteen, o mangostano che dir si voglia, che sta diventando famoso anche in Occidente per via delle sue proprietà benefiche. Attenzione quando lo si apre: la parte rossa della buccia macchia molto! Da non perdere neanche il dragon fruit, dall’aspetto esterno simile a un corpo di drago rosa con scaglie dalla punta verde, con una polpa che si scioglie in bocca.
Il re della frutta in Thailandia
Per i più temerari, imperdibile è l’emozione di gustare quello che viene considerato il re della frutta e che suscita sempre emozioni e pareri discordanti: il durian. Questo strano frutto dalla polpa filamentosa ha la caratteristica di un odore insopportabile, difficile da descrivere ma simile a formaggio andato a male. Se si riesce però a superare lo shock nasale, al palato si sentirà un gusto intenso di vaniglia e caramello. Il durian non ha vie di mezzo: o si ama o si odia!

Altra frutta in Thailandia da scoprire
L’elenco potrebbe continuare con la custard apple, la rose apple ed il cocco, che qui è differente da quelli che arrivano in Italia. La varietà è talmente ampia che c’è abbastanza da divertirsi! Buon appetito!